top of page

Un Cagliari pirotecnico trova la prima vittoria casalinga

  • Francesco Ortu
  • 22 ott 2024
  • Tempo di lettura: 3 min


Fonte: ANSA

È un Cagliari di mazza, né di spada né di stiletto che, con forza e fame conquista la prima vittoria domestica schiantando, con sorpasso e controsorpasso, il Torino per 3-2. Un risultato utile per morale e classifica che aggiunge un tassello al ciclo positivo della squadra sarda.


Il match

Formazione invariata per Davide Nicola, il quale deve far fronte solo alla defezione di Obert, rientrato con un problema fisico dalla Nazionale, a favore di Luvumbo con l’arretramento di Augello in difesa. Il Cagliari parte subito forte e va ad aggredire immediatamente i piemontesi, pressando alto e asfissiando la manovra. La squadra di Vanoli è però ordinata e composta, gestendo il pallone e ripartendo appena ne ha occasione. Il primo squillo viene dalle parti di Luvumbo che fugge a destra e mette un pallone per Viola che finisce alto.


Al 14’, dopo appena tre minuti, Viola viene abbattuto da Coco e guadagna una punizione da posizione invitante, ma il portiere serbo granata, Milinkovic Savic, spedisce sopra la traversa. Sia i torinesi che i padroni di casa continuando a provarci e guadagnano varie occasioni per parte, con Ricci da una parte e Piccoli e Luperto dall’altra. Il primo momento chiave della partita si ha al 37° minuto quando Aureliano fischia un fallo, erroneamente, ai danni di Viola. Il fantasista calabrese dei rossoblù va alla battuta e stavolta, con un forte rasoterra, non sbaglia e batte l’estremo difensore ospite. L’euforia dura solo pochi minuti, perché la squadra di Vanoli ritrova subito l’equilibrio con un gol su angolo di Sanabria che batte sul tempo Mina e Scuffet.


Nel secondo tempo Mr. Nicola cambia, togliendo Luvumbo per lasciare spazio a Marin e modifica l’assetto mettendosi a specchio con il Torino in un 3-5-2. I cagliaritani sono immediatamente pericolosi, con Zappa che scodella un bellissimo cross per Piccoli che manda però alto. Poco dopo l’asse si sposta sulla combinazione Piccoli-Viola con il primo che serve con il tacco e il secondo che si trova solo con il portiere, trovando però un’ottima copertura dello specchio. Chi riesce però a concretizzare meglio è la squadra granata, con Linetty che trova un gran corridoio grazie alle sbandate difensive rossoblù e fa partire una sassata dalla distanza che buca Scuffet. Questo porta ad un triplo cambio che indica assalto per riprendere il risultato. Cambio che vede gli ingressi di Palomino, Gaetano e Lapadula. Il Cagliari c’è ancora, subisce ma aggredisce la squadra della Mole e al 29° trova il pareggio: angolo di Marin, colpo di testa di Luperto che trova a sua volta la testa di Palomino. È una grande bolgia, anche se la festa non è finita. Pochi minuti dopo Gaetano cerca e trova Piccoli dentro l’area, il quale sbaglia lo stop e l’allungo. Prova a mettere una palla d’entro l’area e trova, fortunosamente, il piede di Coco che la manda nella propria porta. Ricci&co diventano quindi aggressivi e attaccano il Cagliari senza sosta, con i rossoblù che indossano l’elmetto ed entrano in trincea. L’ultimo pericolo effettivo è il colpo di testa di Adams che trova un ipereattivo Scuffet che salva miracolosamente il risultano. Tre fischi di Aureliano ed è bolgia per un’altra grande impresa.


Il Maestro e l’allenatore

Cambio di marcia per il Cagliari che guadagna 7 punti nelle ultime tre partite, allontanandosi dalla zona calda e scacciando dubbi, malumori e fantasmi. Le ragioni principali vedono due protagonisti: Viola e Nicola. Il primo ha rigenerato il ruolo centrale cucitogli da Claudio Ranieri lo scorso anno, tessendo trama e ordito ma non solo, restituendo qualità ad un centrocampo che sino alle ultime giornate ha fornito poco contributo alla manovra degli isolani, mettendo nuovamente in mostra la classe che lo ha contraddistinto e fatto entrare nelle grazie dei supporters locali.  La pericolosità dei calci piazzati si dimostra, ancora una volta, un grandioso valore aggiunto che ha offerto alla causa.


Assieme al Maestro, l’orchestra cagliaritana vede anche la collaborazione allo spartito di Davide Nicola. Le ultime tre giornate hanno testimoniato, ancora una volta, la sua grande mano nei momenti di crisi. Dopo l’accoglienza tiepida, l’ombra ingombrante del passato e l’avvio di stagione lento e stentato il coach torinese ha saputo raccogliere, finalmente, ciò che aveva seminato nelle precedenti partite, offrendo un calcio gradevole fatto di grinta, intensità e coraggio. A rigor dei fatti solo una partita, quella con l’Empoli, è stata completamente sbagliata, mentre le altre sono state frutto di occasioni e sfortuna. Ora che la fortuna, ma soprattutto il lavoro, hanno iniziato a premiare, la squadra inizia a raccogliere i frutti piantati dal suo allenatore.


Il Cagliari ora affronterà un piccolo tour de force che lo vedrà contrapposto contro Udinese, Bologna e Lazio. Una sequela di partite difficili, ma che appaiono meno insormontabili alla luce del nuovo abito da battaglia che la squadra ha iniziato ad indossare. Avremo quindi di fronte un piccolo spaccato sulle reali possibilità della squadra e l’indirizzo che potrà intraprendere nel prosieguo della stagione.

Comments


bottom of page