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Ucraina | Il ruolo della Cina, tra sogni e ambiguità

  • Immagine del redattore: Lorenzo Pucci
    Lorenzo Pucci
  • 24 feb 2023
  • Tempo di lettura: 4 min

In un anno di combattimenti in Ucraina, la Repubblica Popolare Cinese ha cercato di seguire un approccio particolare nei confronti del conflitto.

Per quanto gli eventi delle ultime settimane abbiano portato al dibattito su un avvicinamento definitivo tra il presidente Xi Jinping e il capo di stato russo Vladimir Putin, la realtà dei fatti è molto più complessa di quel che sembra.

In questo anno di guerra, di fatto la Repubblica Popolare Cinese non si è mai schierata con nessuna delle parti coinvolte. Alla Cina non conviene la guerra, e in particolare, non conviene questa guerra. Tuttavia, il contesto bellico ha creato una serie di occasioni di crescita per Pechino.


Il lato economico

Prima del 2020, lo stato di salute dell’economia cinese era notevole. Una pessima gestione della pandemia e il rallentamento dell’economia globale a causa della guerra, hanno danneggiato incredibilmente Pechino. [1]

La guerra ha inoltre cancellato una delle direttrici economiche della One Belt One Road Initiative, quella della creazione di un ponte infrastrutturale che collegasse la Cina e l’Europa attraverso Federazione Russa, Ucraina e Polonia. [2] Tuttavia, con il ban europeo alle materie prime della Federazione Russa, la Cina ha aumentato le importazioni di petrolio e altri beni da Mosca. [3] Sono inoltre partiti diversi progetti volti a potenziare gli scambi tra i due Paesi, come ad esempio la creazione di un gasdotto ideato per collegare la Siberia con la Cina. [4]


Timonieri globali

Xi Jinping, fin dai suoi esordi come presidente, ha sempre criticato la visione di mondo unipolare che si è creata in seguito alla fine della Guerra Fredda.

Il Presidente cinese ha le idee chiare: la sovranità territoriale ucraina va rispettata, ma “Cina e Stati Uniti devono assumersi le proprie responsabilità e cooperare per la pace”. [5]

Lotta per la pace, ma una condanna effettiva all’invasione russa non è mai arrivata da Pechino. Questo posizionamento ambiguo ha più volte spinto gli Stati Uniti a duri attacchi contro la presidenza cinese.

La visita a sorpresa di Biden a Kyiv, lo stesso giorno in cui un rappresentante del ministero degli Esteri cinese si trovava in visita a Mosca, non è un caso, come non lo sono, le costanti minacce di ripercussioni qualora la Repubblica Popolare Cinese dovesse fornire armamenti a Mosca.


I fallimenti russi sul campo e le prime tensioni all’interno dei Paesi occidentali rappresentano un’occasione molto importante per Pechino, che ha sempre ambito a un ruolo di rilievo nello scenario internazionale come potenza responsabile.

Il sogno internazionale cinese è quello di dar vita a un 和谐世界 (Hexie Xijie), un mondo armonioso, nel quale tutti cooperano per migliorare il pianeta. [6] Xi Jinping vorrebbe che la sua nazione diventasse il timoniere di questo mondo. E quello annunciato inizialmente come un piano di pace cinese sarebbe potuto essere la miglior occasione per dimostrare al mondo queste intenzioni.


Il piano di pace

Annunciato lo scorso 18 febbraio alla Conferenza di Monaco sulla Sicurezza dal capo della diplomazia cinese Wang Yi, il piano per la pace presentato da Xi Jinping è l’emblema della posizione cinese sul conflitto.

Nonostante fosse stato presentato come un’azione risolutrice, i 12 punti del piano confermano quanto è stato già detto in questi mesi dalla Repubblica Popolare Cinese.


Nel documento, la Cina si auspica che l’Ucraina e la Federazione Russa trovino una soluzione politica e diplomatica al conflitto: per arrivare a questo però, Pechino sostiene sia necessario che la comunità internazionale sostenga i due paesi nel trovare il dialogo. [7] Il piano parla successivamente di rispetto di sovranità territoriale, ma è l’occasione per criticare aspramente la mentalità da Guerra Fredda, sostenendo che, per quanto la sicurezza di una nazione sia fondamentale questa non possa essere perseguita a scapito delle nazioni vicine. [8]


Il documento rischia di rappresentare un’occasione sprecata per la Repubblica Popolare Cinese, perché non aggiunge niente di nuovo al dibattito sul conflitto. E le recenti accuse di un accordo per la fornitura di droni kamikaze cinesi in dotazione alle truppe della Federazione Russa gettano ulteriori ombre sul reale posizionamento di Pechino nello scacchiere internazionale. [9]



Fonti:

[1] L. Pucci, Cina, La rivoluzione di carta, TocToc Sardegna, 28 novembre 2022, https://www.toctocsardegna.org/post/

[2] M. Forough, What Will Russia’s Invasion of Ukraine Mean for China’s Belt and Road?, The Diplomat, 18 marzo 2022, https://thediplomat.com/

[3] Redazione, Russian Oil Flows to China Hit Highest Levels Since Ukraine Invasion, Bloomberg News, 20 febbraio 2020, https://www.bloomberg.com

[4] Redazione, Russia says pipeline to China will replace Nord Stream 2, Euractiv, 16 settembre 2022, https://www.euractiv.com/section/energy/news/

[5] R. Delaney & M. Magnier, Ukraine war: Xi Jinping calls for cooperation, Biden warns of consequences in two-hour call, South China Morning Post, 18 marzo 2022, https://www.scmp.com/news/china/diplomacy/article

[6] L.Pucci, Capire la Cina di Xi Jinping: Il Sogno Cinese, TocToc Sardegna, 4 febbraio 2021, https://www.toctocsardegna.org/post/

[7] V. Mazzieri, “Ucraina: Pechino invita al Dialogo”, China Files 24 febbraio 2023, https://www.china-files.com/in-cina-e-asia-ucraina-pechino-invita-al-dialogo/

[8] Redazione, “Full text: China's Position on Political Settlement of Ukraine Crisis”, CGTN 24 febbraio 2023, https://news.cgtn.com/news/2023-02-24/Full-text-China-s-Position-on-Political-Settlement-of-Ukraine-Crisis-1hG2dcPYSNW/index.html

[9] Redazione, “China Reportedly Negotiating with Russia To Supply Kamikaze Drones”, Der Spiegel 23 febbraio 2023, https://www.spiegel.de/international/world/the-war-in-ukraine-china-is-reportedly-negotiating-with-russia-to-supply-kamikaze-drones-a-13909157-4740-4f84-830e-fb3c69bc1dff


Fonte immagine di copertina: Pinterest

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