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Il Cagliari batte il primo colpo: pirotecnica vittoria per 2-3 al Tardini

  • Francesco Ortu
  • 2 ott 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Fonte: Cagliari Calcio

Il Cagliari conquista, per la prima volta in stagione, i tanto agognati 3 punti contro il Parma, scacciando, temporaneamente, i fantasmi della zona calda e le chiacchiere sulla panchina di Davide Nicola.


Il match

Il mister rossoblù cambia l’abito per la sua squadra, riponendo nel cassetto il modulo con difesa a tre, optando per un 4-2-3-1 che offre anche qualche sacrificio importante, con la formazione iniziale che vede accomodarsi in panchina Augello, Deiola, Marin e Gaetano a favore di Obert, Adopo, Makoumbou e Viola.


I sardi partono subito con fame e voglia di fare la partita. Il primo squillo arriva con Piccoli che arriva a rete ed impegna seriamente il portiere emiliano Suzuki, costretto agli straordinari. Dopo appena 6’ ecco che il Cagliari sblocca apparentemente la partita, con un corner deviato prima da Luperto, che prende il legno, e poi ribattuto a rete da Mina il quale, però, era leggermente in fuorigioco. Gli isolani continuano a pungere, ma i padroni di casa riprendono fiato e si rendono pericolosi più volte grazie alle incursioni di Mihaila e Man, andando anche molto vicino alla rete con la ghiotta occasione da fuori di Hernani. Alla fine però è il Cagliari a passare al 34’: sull’asse di sinistra dialogo fra Obert e Luvumbo, con l’angolano che spennella un traversone in area, trovando la testa di Zortea e la marcatura. Il vantaggio però non sembra bastare agli uomini di Nicola, che trovano un nuovo palo con Piccoli dopo appena due minuti.


Nel secondo tempo gli uomini di Pecchia hanno però ritrovato voglia e, con i cambi, anche lucidità. Le principali azioni degli scudocrociati passano infatti dall’asse Bernabè-Man, che si rendono ancora ostici per la retroguardia cagliaritana. Il pareggio arriva però con uno sfondamento a sinistra da Coulibaly che, dopo aver bruciato Zortea sul fondo, con un taglio basso al centro della lunetta trova Man completamente smarcato che insacca con facilità alle spalle di un incolpevole Scuffet. Il Cagliari prova a riprenderla e sigla un altro gol in fuorigioco con Piccoli, ma un po’ di stanchezza inizia a sentirsi. Nicola corre quindi ai ripari facendo entrare Augello e Marin. Lo scambio tennistico delle occasioni continua fra le due squadre. Dopo pochi minuti entrano pure Gaetano e Palomino. Dopo pochi minuti arriva poi il gol della serata: Adopo sfonda sulla trequarti parmense, appoggia per Marin che fa partire una parabola incredibile battendo il nipponico Suzuki. Un gol da cineteca per il rumeno. I sardi hanno pure la possibilità di servire il KO tecnico con Gaetano che, con un rigore in movimento, manda a lato. Gol sbagliato e gol subito, perché il Parma trova nuovamente il pareggio attraverso un calcio di rigore concesso ingenuamente da Palomino e trasformato da Hernani. Dopo neanche un giro di lancetta d’orologio i rossoblù trovano un incredibile nuovo vantaggio sull’asse Gaetano-Piccoli. La ciliegina finale su un match che vale più di tre punti, sia per la classifica per l’ambiente, al termine di una vera e propria battaglia fra le due squadre.


Il coraggio di osare

Il Cagliari torna a fare la partita e a segnare, dopo il brutto black-out di Empoli. Una prestazione che scaccia via brutti pensieri che già si addensavano e che, momentaneamente, sembrano diradarsi. Uno dei fattori decisivi di questo cambio di marcia, su cui avrà avuto certamente influenza il rendimento non eccelso della difesa avversaria, può essere rintracciato nel cambio modulo e nel cambio di alcuni elementi chiave nella squadra. Il 3-5-2 adottato da inizio anno ha certo garantito grande copertura, ma ha costretto sia l’impiego e che il sacrificio di vari giocatori, basti pensare al rendimento di Luvumbo costretto ad una posizione più accentrata, o al difficile collocamento di giocatori più tecnici come Viola e Gaetano a favore di una squadra più fisica. Il nuovo modulo ha anche permesso di liberare maggior fantasia e qualità tecnica. Ma il vero equilibratore dell’undici è stato quello di Michel Adopo, il quale ha offerto un duplice apporto offensivo – basti vedere l’azione del momentaneo 2-1 – ma anche difensivo, regalando una egregia copertura a Makoumbou che è sembrato rivitalizzato dalla vicinanza del giovane centrocampista ex Atalanta. La prestazione odierna potrebbe essere quasi un unicum, ma i risultati visti possono essere ritenuti incoraggianti e il giusto correttivo necessario ai sardi in virtù dei prossimi impegni, consentendo un’adeguata valorizzazione degli elementi in rosa. In attesa delle prossime due dure sfide sotto il segno della Mole, Juventus e Torino, il Cagliari può ripartire sereno grazie alle ritrovate opportunità ed energie che il match contro il Parma ha presentato.

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