Giuramento: nasce il 67° Governo della Repubblica Italiana
- Mattia Porcu
- 14 feb 2021
- Tempo di lettura: 3 min

Sono le ore 11.55 del 13 febbraio quando il Presidente del Consiglio Mario Draghi, accompagnato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, entra nel Salone delle Feste del Palazzo del Quirinale per il giuramento del sessantasettesimo Governo della Repubblica Italiana, da lui presieduto.
Un Governo diverso da tutti quelli che lo hanno preceduto nella storia repubblicana, certamente il primo con questa formazione mista tecnico-politica e con una così ampia maggioranza parlamentare. Infatti i precedenti Governi di unità nazionale, se così vogliamo definirli, avevano sempre tenuto fuori le ali più estreme dell’arco costituzione. In questo caso, invece, non vi è stata una conventio ad excludendum ma, bensì, una autoesclusione, quella di “Fratelli d’Italia”, guidati dalla deputata Giorgia Meloni. Unico gruppo parlamentare d’opposizione.
Il giuramento è previsto dall’art. 94 della Costituzione. [1] Invece la formula del giuramento, solenne, non è indicata dalla nostra Costituzione, ma dalla legge 400 del 1988: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione.” [2]
Il primo a giurare è il Presidente del Consiglio dei Ministri il quale, dopo la lettura ad alta voce della formula di giuramento, firma il verbale del giuramento. Il decreto di nomina è stato firmato invece al momento dello scioglimento della riserva, ieri sera. Mario Draghi si dispone quindi a fianco del Capo dello Stato e assiste al giuramento dei suoi ministri. Giurano prima i ministri senza portafoglio, coloro i quali sono posti al vertice dei dipartimenti della Presidenza del Consiglio e che non dispongono di autonomia finanziaria. Dopo di loro giurano i ministri con portafoglio, in ordine di istituzione del Dicastero al quale sono stati preposti, dunque partendo dal Ministro degli Affari Esteri per arrivare, infine, al Ministro della Salute. Partecipa al giuramento anche il nuovo Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con funzioni di Segretario del Consiglio, Roberto Garofoli. Egli non giura insieme ai ministri, ma alla prima riunione del Consiglio dei Ministri, che si svolge alle 14.00, a Palazzo Chigi.
23 ministri: 8 donne e 15 uomini. 8 sono anche i “tecnici” di questo governo: tutti a guida dei ministeri più “spinosi”. Riconfermati, invece, la ministra Lamorgese agli Interni, Di Maio agli Esteri, Guerini alla Difesa, Patuanelli (che però dal MISE passa alle Politiche Agricole), Franceschini alla Cultura e Speranza alla Salute. [3]
Alle 12.50 l’arrivo a Palazzo Chigi di Mario Draghi. Un breve colloquio con il Presidente del Consiglio uscente, Giuseppe Conte e subito dopo la cerimonia della campanella, simbolo del Presidente del Consiglio dei ministri, utilizzata in apertura e chiusura delle riunioni del Consiglio.
La nostra Repubblica parlamentare richiede poi che il nuovo governo ottenga la fiducia dalle Camere, presumibilmente nei primi giorni della prossima settimana, martedì e mercoledì, seguendo la tradizionale alternanza tra Camera e Senato. Non sono previste sorprese, avrà la fiducia. Certamente sarà da capire quale effetto l’addio di Alessandro Di Battista avrà sugli equilibri interni al Movimento 5 Stelle. Ci saranno defezioni tra i grillini? Questo non è assolutamente da escludere, ma non avrà grande rilevanza ai fini della sopravvivenza dell’esecutivo. Matteo Renzi, senatore, leader di Italia Viva, invece mantiene un solo ministero, ma forse la sua vittoria più grande è essere riuscito nell’intento, da lui mai confermato, di creare una crisi e risolverla con un nuovo Presidente del Consiglio, Draghi, a lui più gradito.
Dubbi invece possono sorgere in merito alla durata del nuovo governo Draghi. Forze politiche così diverse tra loro, saranno in grado di trovare la quadra sulla risposta alle emergenze che il nostro Paese sta vivendo? Arriverà alla fine della legislatura? Prematuro ragionare su questo, ma nelle prossime settimane potrà essere tutto molto più chiaro.
Fonti: [1] Costituzione italiana, Art.93
https://www.senato.it/1025?sezione=130&articolo_numero_articolo=93 [2] Legge 23 agosto 1988, n. 400, Normattiva - il portale della legge vigente https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1988-08-23;400!vig [3] Governo Draghi: ecco la lista dei ministri, Ansa.it
Foto in copertina: Cerimonia di giuramento del Governo Draghi
(Fonte: Presidenza della Repubblica, https://www.quirinale.it/elementi/52224)
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