Elezioni 2022 | Meloni, Salvini, Berlusconi: il centrodestra vuole Palazzo Chigi
- Redazione Politica
- 22 set 2022
- Tempo di lettura: 3 min

Un esito che sembra scontato, ma con numeri ancora da certificare e con un clima interno non idilliaco. Il centrodestra arriva all’appuntamento delle elezioni del 25 settembre con un vantaggio importante secondo diversi sondaggi e con la possibilità di raggiungere da solo il 45% delle preferenze.
La coalizione
Sono quattro i partiti che formano la coalizione: Forza Italia, Lega - per Salvini Premier, Fratelli d’Italia e Noi Moderati (lista formata dall’unione di tre movimenti di ispirazione ai valori del conservatorismo liberale), più altri raggruppamenti minori con accordi a livello regionale o locale.
La regola aurea della coalizione è quella che prevede il riconoscimento di candidato premier al leader del partito che otterrà più preferenze, anche se la Costituzione conferisce chiaramente questa scelta al Presidente della Repubblica.
Formazione composita che vede alla guida dei quattro movimenti quattro leader: Giorgia Meloni (FdI), Matteo Salvini (Lega), Silvio Berlusconi (FI) e Maurizio Lupi (NM).
Gli obiettivi
Sono diversi i punti toccati dal programma stilato dai partiti all’interno della coalizione. In primis quello di una riforma costituzionale per inserire l’elezione diretta del Capo dello Stato. Punto nodale è la riforma fiscale che intende superare l’aliquota proporzionale in base al reddito, con la proposta di un’aliquota unica (la cosiddetta flat tax). Seguono poi una profonda riforma del sistema giudiziario che acceleri i tempi dei procedimenti e che introduca la separazione delle carriere in magistratura, con l’obiettivo di indebolire il sistema delle correnti (qui la nostra intervista a Luca Palamara sul tema) e un maggiore controllo e contenimento dei flussi migratori irregolari. Dal punto di vista energetico l’allargamento delle intese con altri stati e un ragionamento sull’utilizzo dell’energia nucleare. Una posizione sulle infrastrutture che si unisce al sostegno alle cosiddette grandi opere come la Tav e il ponte sullo stretto di Messina. In politica estera, la coalizione si colloca all’interno dell’Alleanza Atlantica e a supporto delle operazioni in Ucraina, ma sul lato dell’Unione Europea presenta la proposta di revisione di trattati come il Patto di Stabilità e il regolamento di Dublino. Sul piano interno tema centrale sono anche il lavoro e i diritti. Sul primo tema tutti i componenti della coalizione richiedono l’abolizione del reddito di cittadinanza, sul secondo il centrodestra punta sul sostegno alla famiglia, con una particolare attenzione all’attuazione della legge sull’aborto 194/78. Una materia su cui sono nate diverse polemiche nelle ultime settimane.
I candidati in Sardegna
Sull’Isola è Fratelli D’Italia a esprimere entrambi i candidati del centrodestra all’uninominale del Senato: nel collegio del nord Sardegna c’è l’ex presidente della Senato Marcello Pera, mentre in quello meridionale ci sarà Antonella Zedda. Alla Camera invece i candidati sono espressione dei tre maggiori partiti. Nel collegio di Cagliari ci sarà l’ex presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, in quota Forza Italia, nel nord Sardegna spazio invece a Dario Giagoni, esponente della Lega e consigliere regionale. Barbara Polo e Gianni Lampis, entrambi di FdI, saranno invece i nomi presenti rispettivamente nel collegio di Oristano-Nuoro e Sulcis-Medio Campidano. Diversi i nomi previsti invece nei listini bloccati del proporzionale: per FdI capolista alla Camera sarà l’uscente Salvatore Deidda, seguito da Paola Frassinetti, Francesco Mura e Manuela Lai; per Forza Italia invece in testa ci sarà Pietro Pittalis, con alle spalle Ada Lai, Ugo Cappellacci e Pasqualina Bardino. Per la Lega i candidati sono Lina Lunesu, Nanni Lancioni, Giulia Solinas e Ivan Cermelli, mentre per Noi Moderati i nomi sono quelli di Stefano Tunis, Renata Mura, Francesco Quargnenti, Lucia Scano. Al Senato invece questi i volti scelti dai diversi partiti. Antonella Zedda, Giovannino Satta, Federica Porcu in quota FdI. Carlo Doria, Roberta Loi, Michele Ennas per la Lega, mentre per Forza Italia ci saranno Angelo Cocciu, Rita Ragatzu, Luigi Mureddu. A chiudere Noi Moderati, con Toti Deriu, Carla Cuccu e Andrea Floris.
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