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Cagliari, sconfitta rovinosa in casa del Milan

  • Davide Casula
  • 12 mag 2024
  • Tempo di lettura: 3 min
Fonte: Cagliari Calcio

In quel di San Siro, nel posticipo del sabato, il Cagliari crolla per 5-1 contro i rossoneri. Una partita nella quale è venuta fuori la netta superiorità dei padroni di casa e che complica ulteriormente la corsa salvezza dei sardi, obbligati a giocarsi il tutto per tutto nelle ultime due giornate.


Il Match

Al cospetto di un Milan ferito nell’orgoglio e immerso in un clima di contestazione da parte della tifoseria più calda, Mister Ranieri rilancia il 3-5-2 con alcuni accorgimenti dovuti a squalifiche ed infortuni: il terzetto difensivo vede il ritorno in campo di Obert e data l’indisponibilità di Makoumbou la cabina di regia è affidata a Prati, mentre il reparto offensivo è guidato dal tandem composto da Luvumbo e Shomurodov.


I primi minuti di gioco vedono un Milan determinato a fare la partita, sfruttando in particolar modo la velocità e la qualità di Pulisic e Chukwueze. Inizialmente, i rossoblù però reggono abbastanza bene agli attacchi dei rossoneri, tanto che nella prima mezz’ora Scuffet è impegnato in poche occasioni. Addirittura, la compagine di Ranieri si rende pericolosa con due potenziali contropiedi, orchestrati dal solito Luvumbo.

La partita si stappa poi in maniera molto rocambolesca e fortunosa a favore dei padroni di casa: Scuffet si oppone in uscita a Chukwueze, il pallone termina sui piedi di Bennacer che beffa il portiere avversario.

Nella ripresa, tra le fila rossonere entrano in campo alcuni pezzi da 90, tra cui Leao, Tomori e Theo Hernandez. E sarà proprio il talento portoghese a determinare il corso della partita, prima scheggia la traversa, poi scappa via con una gran giocata alla difesa rossoblù innescando Pulisic che a tu per tu con Scuffet non perdona, trovando la rete del raddoppio.


Dopo un primo tempo ordinato e abbastanza attendista, il Cagliari è obbligato ad osare di più. Gli ospiti prendono coraggio e pian pano si rendono più pericolosi e alla prima grande occasione trovano la rete del 2-1 con Nandez, che confeziona al meglio la pennellata di Zappa. Sull’onda dell’entusiasmo gli uomini di Ranieri provano con tutte le loro forze a pareggiare l’incontro, lasciando di fatto molti più spazi alle offensive del Milan. Ad un quarto d’ora dal termine la compagine di Pioli trova il terzo gol grazie alla staffilata di Reijnders, decretando in parte la parola fine. Negli ultimi minuti i sardi colpiscono una traversa con Shomurodov, stremati e inermi dinanzi alla netta superiorità dell’avversario crollano nella fase conclusiva sotto i colpi di Leao e Pulisic, con il punteggio finale che recita 5-1.

 

Tutto in 180 minuti

A discapito di come andranno a finire i tanti scontri diretti ancora da disputare, le ultime due giornate saranno da brividi, di certo sconsigliate ai deboli di cuore. Sassuolo e Fiorentina decreteranno la parola fine ad una corsa salvezza senza senso e ancora tutta da decifrare. I più pessimisti scongiurano il triste epilogo che l’intera Sardegna ha vissuto in quella notte di fine maggio a Venezia. Sarebbe di certo uno scenario catastrofico per una squadra che, nonostante abbia palesi difficoltà sul piano tecnico e qualitativo, da febbraio in poi ha dimostrato di poterci stare in Serie A. Seguendo il mantra di Sir Claudio Ranieri, questo Cagliari si salverà negli ultimi minuti dell’ultima gara di campionato, replicando chissà la grande notte di Bari.


C’è però un aspetto preoccupante emerso nelle ultime tre giornate (escluso il match contro il Lecce): dopo la cavalcata iniziata tre mesi fa, i rossoblù appaiono stanchi, poco concentrati e scarichi, questo è emerso dalle ultime due trasferte di Genova e Milano. In parte è anche comprensibile un calo fisico dovuto al dispendio fisico e psicologico che hanno portato i sardi a overperformare durante gli ultimi mesi di campionato.

Inoltre, appare evidente il fatto che, nel momento in cui viene meno la leadership di alcuni giocatori chiave, la squadra sembra sciogliersi; senza quei punti di riferimento viene meno quella cattiveria e quella determinazione che hanno fatto sì che il Cagliari dopo mesi e mesi uscisse dalla zona rossa.


La prestazione di San Siro lascia dubbi e anche un briciolo di preoccupazione in una platea di tifosi che non vuole nemmeno sentire la parola Serie B. Il tecnico di testaccio dovrà esser bravo a tenere il morale alto e soprattutto far sì che questo 5-1 non lasci scorie all’interno di uno spogliatoio che quest’anno, in più occasioni, ha dimostrato di essere emotivamente fragile.

Ognuno dovrà dare il 110% in queste ultime due finali che sanciranno il destino del Cagliari. Domenica prossima alle 12.30, i sardi saranno ospiti al Mapei Stadium del Sassuolo per una partita che sa già di dentro o fuori.

 

 

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