Un nuovo passato: le direzioni politiche del neopaganesimo
- Giulio Ardenghi
- 14 feb 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 25 feb 2022

Uno degli eventi che ha caratterizzato l’estate del 2021 è stato il ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan e la conseguente risalita al potere dei talebani. Questo ha comportato delle ricadute notevoli non solo sulle vite degli afghani, ma anche a livello internazionale.
Se politici e diplomatici brancolavano nel buio cercando di capire come approcciarsi al cambio di situazione, un utente della piattaforma online Reddit aveva le idee chiare: il problema andava risolto alla radice. Bisognava evocare Allah in persona e maledirlo. Quando però si accinse a compiere il suo progetto, si rese conto che il suo avversario era ben al di là della sua portata, perciò tutto quello che poté fare fu esortare gli altri internauti a evitare di fare una cosa del genere da soli.
Naturalmente tutta questa storia è una burla architettata da qualche utente della rete in vena di scherzi, ma il fatto che sia diventata virale in così poco tempo ci fa capire anche un’altra cosa: che quello della stregoneria e del neopaganesimo è un mondo di cui pochi parlano ma che molti conoscono.
Di per sé, il neopaganesimo è la ripresa di culti e pratiche provenienti dall’antichità pagana, che vengono però reinterpretati secondo temi e sensibilità moderni.
Un esempio perfettamente calzante è costituito dal cosiddetto Movimento della Dea, un gruppo variegato di persone che si rifanno alle teorie dell’archeologa lituana Marija Gimbutas. Questo movimento afferma la presenza di un principio femminile (la Dea) che dà vita a tutte le forme viventi sul pianeta. È un insieme di fenomeni che conciliano temi provenienti da elementi religiosi pagani e precristiani e altri che provengono dall’universo femminista.
Ma il mondo del neopaganesimo non è legato solo a reinterpretazioni femministe di antiche divinità femminili. Ci sono diversi gruppi legati all’estrema destra in Europa e America del Nord che manifestano una forte ammirazione per il mondo pagano. Si sbaglia, dunque, se si pensa che tutte le ideologie e i gruppi con queste tendenze politiche siano promossi da cristiani ultraconservatori. Il musicista ambient black metal norvegese Varg Vikernes, noto anche con il nome d’arte di Burzum, ha un seguito online abbastanza folto: è nelle sue pagine che propone le teorie riguardo al rifiuto del cristianesimo e al ritorno alla fede negli dei di Asgard, anche se il suo canale YouTube venne chiuso nel 2019 con l’accusa di complottismo e antisemitismo.
Secondo Mark Potok della Southern Poverty Law Center, un ente privato che si occupa di fornire assistenza legale alle vittime di discriminazione e di tracciare i gruppi estremisti operanti nel territorio americano, i suprematisti bianchi “vedono il cristianesimo come una teologia effemminata, debole e autodistruttiva creata dagli ebrei e imposta con la forza agli europei che, per natura, erano presumibilmente molto diversi.” [1]
Tuttavia non è solo una cosa che riguarda gruppi estremisti o personalità online controverse. Filosofi contemporanei come il francese Alain de Benoist (il padre della Nouvelle Droite, cioè “Nuova Destra”) e il russo Aleksandr Dugin (a cui si deve la quarta teoria politica) molto si rifanno alle tradizioni pagane ed esoteriche.
Se le tendenze politiche in seno ai movimenti di matrice neopagana sono così varie, lo stesso discorso si può fare per molti altri aspetti. Questo mondo rimane ricco di contrasti, con manifestazioni che tutti possono cogliere unite a conoscenze riservate a pochi iniziati. Ma, soprattutto, il neopaganesimo ha tutte le carte in regola per diventare una forza che chi si occupa di cultura popolare non potrà più permettersi di ignorare.
Fonti:
[1] Jenkins, Jack, The new religion of choice for white supremacists, “ThinkProgress”, Think Progress, 13 novembre 2015,
https://archive.thinkprogress.org/the-new-religion-of-choice-for-white-supremacists-8af2a69a3440/ consultato l’11/02/2022
Fonte immagine: Political research associates
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