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"Che bel fior": a Oristano una mostra per raccontare la Resistenza

  • Ludovica Sarais
  • 19 giu 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Una mostra per raccontare la Resistenza. "Che bel fior" è la nuova esposizione di Matteo Grussu, talentuoso illustratore originario della città di Oristano, con una passione radicata per il disegno sin dall'infanzia, è dedicata al tema della Resistenza. La mostra è rimasta aperta al pubblico dal 23 aprile al 27 maggio 2024 presso il Centro Servizi Culturali di Oristano.


Tra i vari simboli che rappresentano questo periodo storico, Grussu, ispirandosi alle parole di “Bella Ciao”, ha scelto di focalizzarsi sul fiore che ha poi anche dato il nome alla mostra. Il fiore diventa così un emblema forte e resistente, capace di sfidare le intemperie del vento, ma allo stesso tempo vulnerabile, a rischio di essere schiacciato con facilità. È un simbolo che richiede cura costante, ma soprattutto protezione e preservazione.



"Non saprei se definirei ciò che faccio come “arte” - afferma Matteo Grussu ai nostri microfoni - ma disegnare e illustrare sono sempre state mie passioni fin dall'infanzia. Negli ultimi anni, questo interesse è cresciuto, assumendo un carattere più professionale, anche se non posseggo una formazione accademica in campo artistico. Mi considero più un grande appassionato che un vero e proprio artista".


L'incipit aiuta a raccontare cosa ha spinto la creazione di questa mostra e da cosa è stata ispirata: "La mostra si concentra sul tema della Resistenza, un argomento che ritengo fondamentale da trattare anche a distanza di circa 80 anni da quegli eventi – ci confessa Grussu - È importante mantenere viva la memoria di ciò che è stato e di ciò che rappresenta ancora per noi e per l'Italia come Nazione. Pertanto, ho deciso di dedicare le mie illustrazioni a questo anniversario significativo". La mostra è nata in collaborazione con il Centro Servizi Culturali di Oristano: "Sono grato al Centro Servizi Culturali per avermi offerto questa opportunità e per avermi concesso piena libertà creativa. La collaborazione è nata quando mi è stata offerta la possibilità di allestire uno spazio espositivo, che viene di solito dedicato a delle mostre. Ho subito accettato con entusiasmo".



Un entusiasmo che fa sorgere la domanda su un futuro in cui l'interesse per l'illustrazione potrebbe trasformarsi, un giorno, in professione: "Non si può mai dire. Sarebbe bello, ma penso ci sia ancora molto da fare prima di poter considerare questa possibilità. Non essendo esperto in materia, so che c'è molto da imparare. Tuttavia, non escludo la possibilità. Nella vita, non si sa mai cosa ci riservi il futuro".

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